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Rieducazione posturale e riprogrammazione propriocettiva in soggetti affetti da distorsioni recidive di caviglia

    Rieducazione posturale e riprogrammazione propriocettiva
    in soggetti affetti da distorsioni recidive di caviglia

    Questo articolo è il risultato di una ricerca svolta per il mio progetto di tesi di laurea triennale presentato all’Università degli Studi di Pavia.

    Dato che a volte può risultare un po’ complesso capire quello che dicono gli articoli scientifici, voglio semplificarlo in modo che anche tu, senza necessariamente avere basi scientifiche possa comprenderlo.

    Introduzione

    La distorsione di caviglia è uno degli infortuni più diffusi sia tra gli sportivi che tra i soggetti più sedentari. La maggior parte di questi infortuni avviene in eversione (come nell’immagine a destra).

    La caviglia è in grado di svolgere un solo movimento alla volta:
    Flesso –Estensione (asse orizzontale)
    Prono-Supinazione (asse sagittale)

    Dopo una distorsione di caviglia i rimedi consigliati in fase acuta si possono riassumere con una semplice sigla R.I.C.E (Riposo – Ghiaccio – Compressione – Elevazione). La soluzione in fase cronica prevede esercizi propriocettivi proposti con cuscini e tavole basculanti.

    Gli esercizi proposti funzionano davvero o contribuiscono al rischio di recidive?

    Per rispondere alla domanda è necessario un passo indietro.

    Il nostro cervello riceve milioni di informazioni ogni millisecondo, provenienti da tutti i segnali a cui è esposto e deve essere in grado di dare risposte altrettanto rapide ed efficaci. Per questo motivo i segnali che dalla periferia raggiungono la parte primitiva del nostro cervello (quella deputata alla maggioranza delle nostre azioni) non sono sotto il dominio della coscienza.

    Perchè? Pensa se dovessi tenere conto di tutti i segnali, gli stimoli e le informazioni che ricevi continuamente. A fine giornata avresti un mal di testa pazzesco e una confusione totale. Il tuo cervello ti rende consapevole solo di quello che è necessario.

    Solo un segnale su un milione raggiunge il livello cosciente.

    Dario Riva, medico dello sport e pediatra considerato il massimo esperto di propriocezione a livello internazionale ha perfezionato le ricerche sull’interazione tra il piede e il suolo ed ha progettato una strumentazione  chiamata Delos Postural Proprioceptive System con una sofisticata tecnologia scientifica in grado di valutare e riprogrammare il sistema propriocettivo a livello inconscio.

    Attraverso un test statico e dinamico con feedback visivo in tempo reale, un sensore di movimento applicato sul tronco del soggetto, una tavola basculante e traslante (Hi-Board) ed una barra sensorizzata ad infrarossi (DAD), la valutazione del sistema propriocettivo e la soluzione alle distorsioni recidive di caviglia sono state ottimizzate.

    Materiali e Metodi

    Questo studio ha preso in analisi 15 soggetti con età compresa tra 20 e 65 anni. Essi sono stati divisi tra soggetti che hanno avuto una o più distorsioni di caviglia e soggetti sani.

    Inizialmente tutti i soggetti sono stati valutati attraverso un test statico ad occhi aperti e ad occhi chiusi ed un test dinamico tramite Delos Postural Proprioceptive System. Successivamente alla valutazione sono stati suddivisi in tre gruppi di lavoro composti da 5 soggetti ciascuno:

    Gruppo 1: Dieci sedute di allenamento con Delos Postural Proprioceptive System, 2 volte a settimana.

    Gruppo 2: Dieci sedute di allenamento con Delos Postural Proprioceptive System, 1 volta a settimana.

    Gruppo 3: Dieci sedute di allenamento con cuscini propriocettivi e tavole basculanti di Freeman, 2 volte a settimana.

    Dopo dieci sedute tutti i soggetti sono stati rivalutati attraverso un test statico ad occhi aperti e ad occhi chiusi ed un test dinamico tramite Delos Postural Proprioceptive System.

     

    Il test statico serve a valutare il rischio di caduta e se la stabilità del soggetto dipende o meno dall’informazione visiva.

    Il test dinamico serve a valutare qual è la strategia maggiormente utilizzata dal soggetto, le capacità coordinative utilizzate nei movimenti e la stabilità del suo arto inferiore.

    I soggetti allenati con tavole basculanti e cuscini propriocettivi hanno eseguito esercizi in appoggio monopodalico senza feedback visivo ed in totale libertà di movimento.

    I soggetti allenati con Delos Postural Proprioceptive System hanno eseguito protocolli in appoggio monopodalico con feedback visivo in tempo reale.

     

     

    Risultati

    I dati statistici a confronto dimostrano che i soggetti che si sono allenati con il sistema Delos Postural Proprioceptive System hanno ottenuto miglioramenti significativi nella gestione dell’instabilità di caviglia. I risultati migliori sono stati riscontrati tra i soggetti che hanno lavorato 2 volte a settimana.

    Al contrario i soggetti allenati con cuscini propriocettivi e tavolette basculanti di Freeman non hanno ottenuto nessun miglioramento, anzi uno di loro ha riscontrato un lieve peggioramento nella gestione dell’instabilità di caviglia e controllo della verticale.

     

    Conclusioni

    Questa ricerca pur valutando un campione limitato di soggetti ha dimostrato che per evitare recidive di distorsioni alla caviglia è necessario un intervento mirato alla gestione dell’instabilità cronica.

    L’ utilizzo di cuscini propriocettivi e tavole basculanti di Freeman hanno un impatto troppo blando per una gestione ottimale dell’instabilità. Inoltre essendo privi di indicazioni precise e feedback visivo in tempo reale rischiano di mandare in confusione la corteccia cerebrale, favorendo l’utilizzo di compensi.

    Grazie ad un piano di allenamento efficace con feedback visivo in tempo reale e un accurato monitoraggio dei progressi, il rischio di recidive è ridotto dell’81%.